Dopo
un mese di assenza dal blog, eccomi tornata con nuovi argomenti da
condividere.
Spero
che abbiate trascorso serenamente le vostre vacanze natalizie che,
con la presenza dei piccoli in casa, tornano ad essere speciali, un
po' come quando eravamo piccoli noi!
Durante le vacanze, abbiamo utilizzato parte del nostro tempo per compiere qualche lavoretto in casa, con l'obiettivo di migliorare l'organizzazione degli spazi, che sono sempre pochi rispetto alle nostre esigenze e, soprattutto, a quelle di Gregorio.
Da
quando il nostro piccolo è entrato nella nostra vita (ormai due anni
e mezzo), la nostra casa è cambiata con lui.
Quando
iniziò a spostarsi a terra, lo spazio più basso della libreria in
salotto venne riorganizzato per lasciar spazio ai suoi giochi che
sistemammo all'interno di scatole aperte.
A
mano, a mano che i giochi aumentavano, iniziammo a trasferirne una
parte nell'armadio in camera da letto. I bambini, infatti,
soprattutto se molto piccoli, hanno bisogno di pochi stimoli alla
volta e di un ordine ambientale che gli permetta di organizzarsi, di
compiere delle scelte (preferire un gioco ad un altro, per esempio
spostandosi in direzione della scatola che contiene gli strumenti
musicali, piuttosto che quella che contiene i ritagli di stoffe). Un
ambiente troppo ricco di giocattoli ammassati o sparpagliati per la
stanza può confonderli e impedirgli di focalizzare l'attenzione su
qualcosa in particolare.
Tuttora,
quando vedo che l'interesse per alcune attività sta scemando,
ripesco dall'armadio qualche giocattolo. L'oggetto “nuovo”, anche
se conosciuto, torna ad essere interessante e il bambino può mettere
in atto nuove modalità di interazione.
Quando
Gregorio iniziò a camminare, fissammo al muro una piccola libreria
posizionata alla sua altezza, di modo che potesse scegliere i libri
da sé, in ogni momento della giornata, aggiungemmo all'ingresso due
appendiabiti altezza bimbo e dedicammo a lui lo spazio più basso
della scarpiera.
La
cameretta ha cambiato tante volte il suo aspetto nel tempo: ora il
lettino non ha più le sponde, in questo modo può scendere e salire
liberamente. Ma visto che, nel sonno, il nostro piccolo si muove
molto e che il suo lettino, una volta tolta la sponda, non prevede
alcun sistema di sicurezza per le cadute, abbiamo apportato una
modifica aggiungendo un asse in legno un paio di dita più alte del
materasso.
Da
poco, abbiamo fissato alla sua altezza un grazioso appendiabiti in
legno per farlo partecipare attivamente al momento della vestizione.
Anche in cameretta abbiamo predisposto una piccola libreria con
letture adatte alla nanna. Ogni sera, prima di addormentarsi,
Gregorio si diverte molto a scegliere il libro da leggere con il
papà.
In
bagno, per mezzo di una semplice scaletta in legno, raggiunge da
solo il suo asciugamano, il lavandino e tutto il necessaire per il
lavaggio dei dentini, pratica che vuole svolgere assolutamente da
solo.
Nelle
ultime settimane, ha espresso il desiderio di potersi vedere allo
specchio, come noi, così abbiamo provveduto a fissarne uno piccolo
al di sotto del nostro... non vi posso descrivere la sua felicità!
In effetti, potersi specchiare mentre ci si lava è di grande aiuto:
si controlla l'atto motorio con la vista e si può verificare il
risultato.
La
casa è il primo luogo in cui i nostri figli crescono, quello in cui
trascorrono più tempo e, per questo, quello in cui incorrono più
facilmente in piccoli (e a volte aimè grandi) incidenti. Per questo,
lo spazio attorno a loro deve essere adatto ad ogni fase di crescita:
quando iniziano a strisciare a terra e a portarsi le cose in bocca, i
piccoli oggetti, facilmente raggiungibili, dovranno essere spostati
in alto o riposti in armadi chiusi. Quando inizieranno a portarsi in
piedi, gli oggetti taglienti, frangibili e a punta, dovranno
essere spostati, le prese di corrente dovranno essere accuratamente
coperte, come gli spigoli dei mobili. La temperatura dell'acqua che
esce dai rubinetti dovrà essere regolata, di modo che non possano
bruciarsi quando andranno a giocare con il bidè. Mi raccomando anche
alle porte e ai cassetti, perché le dita si strizzano con facilità.
Adattare
la casa al piccolo non significa privarsi dei propri spazi, ma
permettergli di avere un luogo in cui muoversi al pari nostro,
sviluppando la sua autonomia nelle attività di vita quotidiana. Uno
dei compiti più importanti di noi genitori è proprio quello di
insegnare al bambino ad essere autonomo fin da piccolo e, perché
questo avvenga, bisogna permettergli di sperimentare.
Una
casa a misura di bambino è un'ottima palestra: è sicura e adatta
alle sue esigenze.
Voi
come avete cambiato la vostra casa in funzione della crescita dei
vostri piccoli? Avete altre idee da consigliare?
Vi
ricordo che potete lasciare i vostri commenti anche in modalità
“Anonima” (più semplice perché non richiede una registrazione),
o in modalità “Open ID”. E' gradita la firma; andrà bene anche
un nickname.
Mi ricordo che Marti saliva su uno sgabellino e pitturava i muri più in alto che poteva con un evidenziatore giallo...soprattutto una parte nella entrata. Le mie sorelle erano sconvolte, ma tanto bisognava ri-pitturare...ma tu sei molto più creativa e hai idee super..e G. cresce super..bello scritto. ciaoP.
RispondiEliminaNo matter if some one searches for his necessary thing, thus he/she desires to be available that in detail, so that thing is
RispondiEliminamaintained over here.
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