Dopo
quaranta giorni dal parto, mi recai dal ginecologo per il classico
controllo.
Mi
sentivo bene, anche se il mio corpo non era ancora tornato ad essere
come prima della gravidanza.
Portare
per nove mesi nel proprio grembo un cucciolo che cresce rapidamente,
spostando e schiacciando i tuoi organi interni, crea inevitabilmente
dei cambiamenti.
Alla
fine della visita, il medico mi sorprese pronunciando queste parole “
Ora che sei a casa, ti consiglio di cominciare a fare dello sport per
recuperare la forma fisica!”.
Ma
come?! Io, che ero aumentata di pochi chili durante la gravidanza e che
ormai ne avevo pochissimi ancora da perdere, che allattavo e che mi
occupavo senza sosta del mio bambino, senza aiuto, camminando per ore
all'aperto per non farlo stare in quel forno di casa nostra, dovevo
anche trovare il tempo per fare sport?!
Mi
consigliò dunque di fare addominali e di saltare la corda...visto
che avevo poco tempo per me stessa.
Me
ne tornai a casa infastidita.
Il
cambiamento che sentivo e di cui gli avevo parlato non era riferito a
quei quattro chili che dopo quaranta giorni dal parto portavo ancora
addosso, ma alla percezione ed al funzionamento del mio corpo.
Non
avevo nessuna intenzione di fare sport, perché sentivo che avevo
bisogno di tempo per entrare nel ritmo della mia nuova vita e perché
sapevo che ciò che avrei dovuto recuperare era ben altro.
Come
vi ho già raccontato in precedenza, nel periodo prenatale iniziai a
frequentare un'associazione per future mamme. Durante la preparazione
al parto, si parlò di come cambia il corpo femminile durante e dopo
la gravidanza e dell'importanza del recupero del perineo.
Oggi,
di questo argomento, ci parlerà Marina Lisa, ostetrica e fondatrice
dell'associazione “La Maternità” di Torino.
Ciao
Marina, ci spieghi cos'è il perineo?
In
realtà il termine corretto è “pavimento pelvico”. Il perineo è
una parte del pavimento pelvico, ovvero la zona compresa tra ano a
vagina. Il pavimento pelvico è la struttura muscolare che chiude il
bacino nella sua parte caudale, ovvero in basso, ed è costituito da
diversi strati. La sua funzione principale nella donna e nell'uomo è
quella di contenere gli organi addominali, regolare le funzioni
escretorie (eliminazione di urina e feci) e partecipare attivamente
alle funzioni sessuali, in modo particolare nell'orgasmo. Nella donna
svolge anche una funzione fondamentale nel parto e, durante la fase
espulsiva, si distende per permettere la nascita del bambino.
Come
si modifica durante la gravidanza e dopo il parto?
Durante
la gravidanza, per effetto di alcuni ormoni, aumenta la sua
elasticità. Negli ultimi mesi di gravidanza, inoltre, le fibre
muscolari si imbibiscono e le ghiandole aumentano le secrezioni per
effetto degli estrogeni. Tutti gli strati muscolari diventano più
cedevoli ed elastici, pronti a distendersi sotto la pressione della
testa del bambino. Queste modificazioni sono anche protettive:
durante la distensione, essendo le fibre più elastiche e
lubrificate, se i tempi della mamma e del bambino vengono rispettati,
non avvengono lacerazioni.
Perché
è così importante il recupero delle fasce muscolari perineali?
La
rieducazione post parto, ma anche la preparazione in gravidanza, è
importante perché questo muscolo possa continuare nella sua funzione
primaria di contenimento degli organi addominali e nelle funzioni
escretorie, ovvero nella funzione di continenza. Di solito, quando vi
sono delle disfunzioni in gravidanza o nel post parto, è perché vi
è una predisposizione genetica o uno stile di vita che poco utilizza
attivamente questo muscolo (ad esempio una vita molto sedentaria). La
gravidanza può scatenare i sintomi latenti determinati dalla
predisposizione. Occuparsi del perineo in gravidanza e/o nel post
parto è un investimento per promuoverne la salute e mantenerla
soprattutto in menopausa, ovvero quando subirà un indebolimento
fisiologico determinato dalla cessazione dei cicli ormonali.
Il
recupero è consigliato anche a donne che hanno partorito con il
cesareo?
Assolutamente
si, anche se il pensiero comune è che sia il parto naturale a
provocarne le disfunzioni. Gli studi presenti in letteratura
dimostrano che non vi sono differenze significative tra le donne che
hanno partorito spontaneamente, rispetto a quelle con cesareo. Ciò
che può causare la disfunzione è nella predisposizione genetica,
nello stile di vita e nel numero delle gravidanze. Con l'aumento del
volume dell'utero, in gravidanza il pavimento pelvico è sottoposto
ad un aumento della tensione da parte della forza di gravità verso
il basso. Se non è sufficientemente tonico da contrastare la
trazione della forza di gravità, o se vi sono dei difetti nella
colonna vertebrale di assetto posturale, il pavimento pelvico viene
sottoposto ad uno stress eccessivo, si indebolisce ulteriormente ed i
tessuti della parete anteriore della vagina o delle pareti del retto
scivolano verso il basso, provocando una dislocazione degli organi
interni, incontinenza e prolasso.
Quando
è bene cominciare la ginnastica perineale?
Da
subito! L'ideale sarebbe avere una valutazione preparto o all'inizio
della gravidanza, poiché in gravidanza e, a mano a mano che la
gravidanza avanza, modifica la consistenza dei muscoli. Si è
comunque in tempo, in qualsiasi momento, poiché il pavimento pelvico
è un muscolo molto "duttile", muovendolo è possibile
percepire quasi subito i cambiamenti in positivo e correggere i
problemi di continenza. La cosa importante è fare gli esercizi in
modo corretto. La valutazione perineale permette di capire come
funziona, se ci sono dei difetti di mobilità e di correggerli.
Presso
l'associazione “La Maternità” svolgete periodicamente questa
pratica?
Presso
“La Maternità” è possibile fare la valutazione individuale, sia
clinica che ecografica, la preparazione in gravidanza individuale,
quando ci sono dei difetti importanti, o di gruppo, durante gli
incontri di preparazione fisica al parto. Oltre alla valutazione che
è raccomandata a tutte le mamme nei primi mesi dopo il parto, è
possibile fare il recupero individuale o di gruppo organizzati
periodicamente. Nel post-parto le mamme vengono tutte le settimane
con i bambini, si fa ginnastica perineale, si pesano i bambini per
fare il bilancio di crescita e si valuta l'allattamento. Inoltre, si
chiacchiera moltissimo e ci si confronta con le altre mamme.
Per
chi non vive a Torino e volesse frequentare un corso di recupero del
perineo, a quali figure professionali potrebbe rivolgersi?
L'esperto
di rieducazione del perineo è l'ostetrica. Non tutte le ostetriche
però sono formate per valutarlo poiché la formazione di base non
prevede uno spazio specifico di formazione né teorica, né pratica.
In ogni caso, l'ostetrica ne conosce la fisiologia.
A
tutte le donne in dolce attesa di Torino e dintorni consiglio di
visitare il sito dell'associazione “La Maternità” cliccando QUI.
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