Mettici
una domenica senza pane, una pasta madre ancora da rinfrescare e due
paia di occhi che ti guardano in attesa che tu riesca a
materializzare, almeno per pranzo, un filoncino, una baguette o una
rosetta...
Buon pane a tutti!
Come
fare?
Ricordo
che Qualcuno riuscì a moltiplicare pane e pesci... Ma questa forse è
un'altra storia e poi, comunque, non avevo nulla da cui partire per la
clonazione!
Ma
torniamo a domenica.
Unica
soluzione: il lievito di birra secco che, da quando la mia bella
Demetra (pasta madre) entrò in questa casetta un anno fa, non ho mai
più calcolato!
Ritrovo
una ricetta del pane alle patate pescata chissà dove sul web, che
usavo molto volentieri prima di diventare mamma (mi spiace, ma non
posso risalire all'autore).
Preparo
il pane come da istruzioni e lo lascio riposare un'oretta e mezza
(incredibile, non ricordavo che con il lievito di birra si
impiegasse così poco tempo per la lievitazione!).
Trascorsa
quell'oretta, riprendo l'impasto e, con mia grande sorpresa, realizzo che nulla è
lievitato!
Vuoi
vedere che quel lievito di birra cattivone non funziona più?!
Una
cosa è certa: per il pranzo di oggi non ci sarà del pane in tavola.
Demetra
se ne sta lì bel bella ad osservarmi con quell'aria di una che sa
come mettere le cose a posto...
Mi
ha convinta!
Prendo un pezzo della mia bella pasta madre (finalmente
rinfrescata) e lo tuffo nell'impasto.
Abbandono
il pane al suo destino e vado a dormire, visto che oramai la domenica
è terminata.
Demetra
fa il suo dovere: lunedì mattina l'impasto è gonfio, leggero e
pieno di bolle!
Che
spettacolo!
Quel
che ne è uscito è un pane sofficissimo, con tanti alveoli da
lievitazione e leggero.
Gregorio quel giorno ci ha fatto una merenda
doppia: con marmellata di lamponi e poi con miele di castagno!
Da
questo incidente è nata l'idea di farne una versione dolce: il pane
semi-dolce alle patate con uvetta.
Ingredienti:
-150
g di pasta madre (la mia è solida, ovvero idratata al 50%)
-una
grossa patata lessa
-400
g di farina di grano tenero 0
-100
g di farina di Kamut
-150
ml di acqua tiepida
-1
cucchiaino e mezzo di sale
-2
cucchiai di miele di acacia (chi vuole un risultato più dolce ne
aumenti la dose. Chi, invece, desidera un pane vegan, lo sostituisca
con il malto)
- 2
cucchiai di olio di mais spremuto a freddo
- 4
cucchiai di uvetta sultanina non-ammollata
Procedimento:
Sciogliere
la pasta madre nell'acqua tiepida assieme al miele.
Unirvi
la patata lessa e schiacciata con lo schiacciapatate. Amalgamare bene
al composto. Aggiungere le farine, l'olio e per ultimo il sale.
Impastare
grossolanamente e poi lasciare riposare per cinque minuti circa.
Riprendere
l'impasto, unirvi l'uvetta e impastare sul tavolo con vigore per una
decina di minuti.
Riporre
in una ciotola, coprire con un telo umido e lasciare riposare una
notte dentro al forno spento.
Il
mattino seguente, riprendere l'impasto e, senza lavorarlo troppo,
dargli una forma e metterlo in una teglia per torte, o su una placca
da forno. Io ho usato una teglia rotonda con cerniera. L'impasto
tenderà ad espandersi, per cui è meglio scegliere un contenitore
non troppo ampio.
Trascorse
due ore, cuocere a forno statico a 200°C per 25/30 minuti.
Lasciare
raffreddare completamente su una griglia.
Buon pane a tutti!
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