Non
ho mai amato fare la spesa.
Da
quando, però, ho ridotto la mia frequentazione dei supermercati,
anche la spesa ha assunto un aspetto diverso.
Ultimamente
acquistiamo la frutta e la verdura in un negozio che vende prodotti
certificati biologici, provenienti quasi tutti da un'azienda della
provincia (fatta eccezione per gli agrumi e poco altro), oppure al
mercato dei contadini locali, dove trovo il banco della carne e dei
formaggi di un'azienda di Chieri (una cittadina a pochi km da
Torino). Per quanto riguarda i cereali, i legumi, alcune tipologie di
farina, le spezie, i detersivi e qualche cosmetico, ci rivolgiamo al
“Negozio leggero” dove i prodotti vengono venduti sfusi.
Al
contrario mio, Gregorio ama fare la spesa e quando andiamo nel
negozio di frutta e verdura, afferra subito il cestino in vimini a
disposizione dei clienti e mi chiede cosa deve metterci dentro. A
questo punto, gli infilo il guantino di plastica e gli faccio
scegliere le carote, i limoni, i mandarini e le noci, che in genere
si trovano alla sua altezza. Le commesse sono molto gentili con lui e
gli offrono sempre un po' di succo di frutta di mela 100% alla spina.
Da
anni, ormai, utilizziamo solo buste in stoffa, cercando di eliminare
le buste di plastica che inquinano e si accumulano inesorabilmente
nei cassetti della cucina.
Al
termine della spesa, Greg mi chiede di potermi aiutare nel trasporto
delle borse. Come si può immaginare, mi è difficile accontentarlo.
In
questi giorni ho deciso di cucirgli una piccola borsa di stoffa tutta
per lui. Ho scelto di copiare il modello da una delle mie e di
rimpicciolirlo.
Quando
l'ha vista era molto contento. Non vedo l'ora di fargliela usare!
Fare
la spesa è un'attività educativa molto interessante: i bambini
imparano a riconoscere gli ortaggi guardandoli, annusandoli e
afferrandoli. Ne imparano i nomi e, a poco a poco, interiorizzano il
concetto di stagionalità (solo se si evitano i supermercati, però!).
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